Zone focusing in fotografia


Lo zone focusing è probabilmente uno dei metodi più rapidi ed efficaci per mettere a fuoco. Si tratta di una tecnica molto utilizzata nella street photography e in generale in quelle situazioni in cui bisogna agire con grande rapidità. Vediamo meglio che cos’è, come funziona e come si imposta sulla fotocamera.

Che cos’è: definizione e significato

Lo zone focusing, chiamato anche fuoco zonale o messa a fuoco a zona, è una tecnica che permette di impostare il fuoco a una determinata distanza in modo da ottenere una zona nitida all’interno della quale far rientrare i soggetti che si vogliono fotografare.

Si tratta in pratica di un metodo di pre-focusing, che consente di mettere a fuoco la fotocamera in anticipo a una distanza specifica, in modo da sapere già quale sarà la profondità di campo e l’area all’interno della quale la scena sarà a fuoco.

Si sceglie un diaframma abbastanza chiuso, si calcola la profondità di campo e la zona di fuoco, e si attende che i soggetti che si vogliono riprendere entrino all’interno di quella determinata area.

A parole sembra più complicato di quello che effettivamente è. Con un esempio è molto più facile comprendere come funziona la messa a fuoco zonale.

Prima di passare all’esempio, però, ricordiamo un concetto chiave: la profondità di campo è lo spazio che si estende per 1/3 davanti e per 2/3 dietro al piano focale che viene percepito come nitido. Tutto ciò che rientra all’interno della profondità di campo appare nitido, anche se l’area più nitida della foto coincide con il piano focale, che è sempre parallelo alla macchina fotografica. Ma d’altronde, come disse una volta Henri Cartier-Bresson “la nitidezza è un concetto borghese”.

Torniamo quindi all’esempio (vedi immagine qui sotto tratta dall’app Hyperfocal Pro). Quando utilizzo la mia Sony A7ii con l’obiettivo 35mm F/2.8 Sony Zeiss, impostando il diaframma su F/8 (secondo lo schema f/8 and be there!) so che se imposto manualmente il fuoco a 3 metri, avrò un’area a fuoco che si estende da 1,9 a 6,7 metri. Quindi il piano focale sarà a 3 metri (il soggetto a 3 metri sarà quello più nitido) e tutti i soggetti presenti nella zona tra circa 2 e 7 metri dalla fotocamera saranno sufficientemente nitidi.

Zone focusing

La differenza tra lo zone focusing e l’iperfocale è che mentre con l’iperfocale si ottiene il fuoco fino all’infinito, con il fuoco zonale si ottiene il fuoco solo su una determinata zona, evitando che la profondità di campo si estenda fino all’infinito.

Come si calcola la zona a fuoco

I vecchi obiettivi analogici con messa a fuoco manuale, ma anche alcuni obiettivi fissi moderni, riportano sul barilotto la scala delle distanze e della profondità di campo, e consentono quindi abbastanza facilmente di impostare il fuoco a zona.

Ma lo zone focus si può impostare anche se non si hanno le ghiere sul barilotto. Come per il calcolo dell’iperfocale, esistono delle apposite app che consentono di calcolare in modo preciso e veloce la profondità di campo e la zona di fuoco.

Vi segnalo le due che utilizzo io, sono entrambe gratuite:

Riccardo Perini, autore blog riccardoperini.itAutore: RICCARDO PERINI
Non sono un fotografo di professione ma sono un appassionato di fotografia. In questo blog propongo approfondimenti su fotografi, libri fotografici e in generale sulla fotografia, inclusi anche alcuni tutorial su macchine fotografiche e strumentazione.

Pubblicato il: 16 Dicembre 2020
Categoria: Glossario fotografico
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