Daido Moriyama: How I Take Photographs


libro Daido Moriyama How I Take PhotographsIl libro “Daido Moriyama: How I Take Photographs” è la versione inglese, pubblicata per la prima volta nel 2019, dell’edizione giapponese del libro (Moriyama Daidō Rojō Sunappu No Susume) pubblicata nel 2010. Al momento in cui scrivo non esiste una versione italiana, ma il libro è molto scorrevole e si legge molto volentieri.

È in formato compatto (dimensioni 14,5 x 20 cm) ed è stato scritto dal giornalista Takeshi Nakamoto. Scopo del libro è quello di presentare l’approccio di Daido Moriyama alla street photography, spiegare come si muove in strada e dare vari consigli a chi ama questo genere.

Daidō Moriyama, nato a Ikeda (prefettura di Osaka) il 10 ottobre 1938, è uno dei più conosciuti street photographer giapponesi. È noto per le sue fotografie in bianco e nero, spesso sfocate o fuori fuoco, e per il fatto che scatta utilizzando delle fotocamere compatte.

Il libro è strutturato in modo diverso dal solito. Moriyama e l’autore si sono trovati per alcune uscite fotografiche insieme. Qui Nakamoto, conversando e facendo domande a Moriyama, ha cercato di raccogliere il suo punto di vista e il suo modo di approcciarsi alla fotografia, traducendolo in forma di testo.

In queste camminate fotografiche insieme a Daido Moriyama, Takeshi Nakamoto ha cercato di scoprire e raccontare le fonti di ispirazione del fotografo giapponese, il desiderio che impregna il suo atteggiamento nei confronti del suo lavoro e il suo modo di vedere e approcciare la “snapshot photography” (così Moriyama chiama il suo tipo di fotografia).

Il libro è quindi diviso in capitoli, e ogni capitolo è dedicato a una zona di Tokyo visitata insieme e contiene oltre ai consigli di Moriyama, anche alcune sue fotografie:

  1. A brief guide to snapshot photography
  2. Sunamachi: the shopping street as training ground
  3. Tsukudajima: snapshots at the water’s edge
  4. Ginza: a debut in digital photography
  5. Haneda Airport: postcards shots and landscape shots
  6. Highway: when the world rushes at you through the window of a car
  7. The real Daido Moriyama

Oltre ai testi sono presenti varie fotografie del fotografo giapponese, che non sono le sue foto più celebri e famose, ma sono alcune delle fotografie scattate nell’occasione di ogni specifica “photo walk”.

L’unica cosa che non mi è piaciuta molto è la scelta di stampare le foto orizzontali su due pagine, visto che a causa della rilegatura non si riesce a cogliere al meglio lo scatto nella sua interezza. Inoltre la rilegatura non è delle migliori, dopo pochi giorni la copertina si stava già scollando.


Video recensione con libro sfogliato




Foto e consigli di Daido Moriyama per la street photography

Come sempre leggendo il libro mi sono appuntato alcune cose, e voglio condividerle con voi. Oltre ai takeaways dal libro, i concetti chiave da portarsi a casa, vi mostro inoltre alcune foto presenti nel libro.

La snapshot photography

Quando aveva vent’anni, un amico gli regalò una Canon 4Sb e Daido la portava sempre con sé nelle strade di Osaka, dove era nato e cresciuto. Ha passato oltre cinquant’anni a camminare per strada con la sua fotocamera in mano, diventando uno degli street photographer giapponesi più famosi.

Nel libro si parla sempre di “snapshot photography”, che potremmo tradurre come fotografia istantanea, scattata in modo spontaneo e veloce, spesso usando macchine piccole e compatte. Una fotografia improntata alla logica del “guarda, punta, scatta”, senza pensarci troppo, focalizzandosi più sul cogliere l’attimo che sulla composizione.

Un consiglio per chi si avvicina alla “snapshot photography”? La prima cosa che dico sempre a chi mi chiede consigli è: vai fuori. Sta tutto nell’andare fuori e camminare. La seconda cosa è dimenticarsi di tutto quello che si è imparato sulla fotografia e semplicemente scattare. Fare foto, fotografare tutto e niente, qualsiasi cosa attiri la tua attenzione.

Altro consiglio dato a chi ama fare street photography, è quello di uscire dalla propria comfort zone, scendere in strada a e fotografare quello che ci è sconosciuto. Ci vuole un buon occhio, e al tempo stesso occorre essere vigili, reattivi, a proprio agio in strada per rispondere immediatamente agli stimoli. Ma soprattutto ci vuole il desiderio. Il desiderio lo devi sentire nel momento in cui scatti il la foto. Per fare una fotografia che sia interessante o significativa devi diventare tutt’uno con quel desiderio quando premi il pulsante di scatto.

La fotografia istantanea consiste nel catturare il movimento naturale e l’espressione di qualunque cosa tu stia fotografando in quel particolare momento.

Location 1: Sunamachi – le vie dello shopping

Il miglior posto dove iniziare a scattare sono le vie dello shopping. Qui c’è tutto, una grande varietà di cose e di persone. Sunamachi Ginza è una delle storiche “shopping streets” di Tokyo, una strada di circa 670 metri che ospita oltre 180 diverse attività commerciali, tra cui vari banchetti di cibo fresco. Qui, girando, sempre all’erta, Daido punta la camera verso qualsiasi cosa attira la sua attenzione e scatta. Alcune volte tiene la macchina appoggiata al petto e poi tiene continuamente premuto il pulsante di scatto, scattando raffiche di foto in successione, senza guardare nel mirino.

Non è una novità per lui scattare tutte e 36 le foto di un rullino in meno di 100 metri.

A volte guardando nel mirino della sua macchina fotografica se ne sta lì, immobile, senza fare nulla, come un personaggio di un film che è stato messo in pausa. Come mai? Semplicemente aspetto per vedere se accade qualcosa. Se aspetti, magari qualcosa succede. Mi concentro solo sul momento.

Quando scatti nelle “shopping streets”, che siano strette o larghe, affollate o poco trafficate, quello che stai facendo è fare foto alle interazioni tra le persone e la strada. Quindi questo è quello che devi cercare.

Di solito Daido percorre sempre queste strade in entrambi i sensi, avanti e indietro, perché in ogni direzione la luce è differente e si presenteranno cose differenti davanti ai suoi occhi. Se non ha tempo per percorrere la strada in entrambe le direzioni, ogni tanto si ferma e scatta nella direzione opposta a quella in cui sta andando.

Quando esce a fotografare, non si pone programmi. Semplicemente esce a fare foto. Nella sua idea il fotografo deve osservare e scattare qualsiasi cosa lo colpisce, utilizzando tutti i suoi sensi.

Un consiglio che da spesso agli studenti è quello di fotografare molto, fare tante foto, durante i loro tragitti giornalieri. Scattare la loro routine quotidiana. Ad esempio gli studenti possono scattare nel tragitto tra casa e scuola. I lavoratori possono scattare nelle vie che percorrono tra la stazione e il posto di lavoro. È un modo di affinare la propria capacità di osservazione in situazioni ordinarie. Continuare a scattare e scattare nelle stesse vie e strade sarà di aiuto per diventare dei fotografi migliori.

Non scattare mai a caso. È importante avere sempre presente il motivo per cui si sta fotografando, quello che si vuole catturare con la fotografia.

Foto daido Moriyama Sunamachi Tokyo Giappone

Location 2: Tsukudajima – Istantanee in riva al mare

Per questa sessione di scatti, Moriyama ha scelto Tsukuda – Chuo Ward, sempre a Tokyo. Il suo consiglio è di scattare controluce, direttamente verso il sole. In questo modo le cose vicino all’acqua risulteranno molto nitide.

Durante questa sessione di scatti, il fotografo fa una riflessione sul fatto che in passato ha sempre rifiutato di scattare in posti particolarmente “fotogenici”, quelli classici in cui tutti si recano a fotografare. Ma recentemente è ritornato sulla sua decisione, ha pensato che era stupido pensare di non scattare in un luogo, solo perché ritenuto iconico o un cliché. E ha quindi deciso di andare a fotografare in quei luoghi di Tokyo in cui non aveva mai fotografato per questo motivo, perché sente di avere la necessità di includere anche questi scatti nei suoi lavori.

Non ha senso pensare che quegli scatti possano essere meno interessanti di altri. L’unico modo per essere sicuri che una foto possa avere un significato è scattarla. Saranno poi gli osservatori, adesso o negli anni futuri, a dare una loro interpretazione o un loro significato allo scatto. Soprattutto in fotografia, non escludere nulla a priori, ma prova tutto. Ora sento il desiderio di scattare in quei posti che ho sempre evitato perché pensavo non fossero adatti al mio tipo di fotografia (ad esempio Ginza), per vedere se riesco a catturare immagini interessanti.

Foto street Daido Moriyama Tsukuda Tokyo

Location 3: Ginza – debutto nella fotografia digitale

Il fotografo e l’autore si sono recati in questa location a fine 2008. Moriyama aveva con sé una fotocamera digitale. Ricordandosi che anni prima Moriyama non era così a favore del passaggio all’elettronica in fotografia, Nakamoto gli ha chiesto perché avesse ora acquistato una macchina fotografica digitale e quali sono le differenze con l’analogico.

La differenza principale è che si scattano molte più foto. E questo detto da un fotografo che anche in analogico scattava un rullino da 36 foto in meno di 100 metri, e che ha sempre sostenuto che la qualità va di pari passo con la quantità.

Daido Moriyama foto street a colori Ginza Tokyo fotocamera digitale


La possibilità di controllare subito lo scatto sul display offre il vantaggio di essere sicuri di aver catturato quello che si voleva effettivamente riprendere. Ma il consiglio di Moriyama è di non guardare mai le foto appena scattate, e soprattutto di non cancellarle se al momento non ci piacciono. Riguardandole con calma in un secondo momento, potrebbero infatti piacerci.

Il pensiero di Moriyama è che non importa che tipo di fotocamera usi, digitale o analogica, l’importante è scattare.

La comodità delle fotocamere digitali compatte è che sono piccole e leggere, e che basta puntare e scattare. E se una fotocamera è piccola, leggera e fa ottime foto, perché non dovresti usarla?

Dopo aver scattato a pellicola per oltre 50 anni, alcuni critici sostenevano che il digitale sarebbe stata solo una fase di passaggio per Moriyama, ma non è stato così. Sono contento di lavorare col digitale, dice. Perché dovrei tornare indietro? Quando il mondo cambia, devi cambiare anche tu, cambiare i tuoi metodi.

Il mio scopo finale è sempre quello di stampare le foto, di realizzare un libro o una collezione. E non ho mai pensato una volta che una foto scattata in digitale avrebbe potuto essere migliore se l’avessi scattata a pellicola.

Oggi Moriyama è passato definitivamente al digitale, ed è già da 5 o 6 anni che non scatta più alcuna foto in analogico. Il motivo? Perché le compatte digitali sono ottime per la street photography. Scatto molte foto, e in questo il digitale è molto più conveniente.

Street photography colori Daido Moriyama

Location 4: Haneda Airport – cartoline e foto di paesaggio

Per questa sessione di scatti, Moriyama ha scelto l’Aeroporto Internazionale di Tokyo Haneda.

Street photography Daido Moriyama aeroporto Tokyo Haneda colori


Solitamente Daido ama fotografare in posti che sanno di umanità, in cui traspare la confusione e il caos dell’animo umano. Mentre in un posto neutrale e indifferente come questo, cerca di calarsi nell’atmosfera per scattare foto neutrali e indifferenti. In questi posti puoi solo fare delle foto cartolina. Le foto delle cartoline solitamente sono perfette. Ma una tecnica di Moriyama, quando fotografa qualcosa abbastanza lontano, se c’è un orizzonte o un punto in cui il cielo incontra la terra o il mare, è quella di inclinare l’immagine volutamente, in modo da aggiungere un elemento di instabilità allo scatto.

Daido Moriyama foto con orizzonte storto

Location 5: Highway – foto in autostrada

Per questo capitolo, Moriyama e Nakamoto hanno fatto un road trip di 3 giorni. L’idea di Daido era di scattare foto dalla macchina, come aveva già fatto in passato. Negli anni Sessanta e Settanta, ispirato da On the road di Jack Kerouac, aveva viaggiato per il Giappone in autostrada, raccontando con la sua macchina fotografica quello che aveva visto.

Alcune foto sono fatte dall’auto, altre durante le soste che hanno fatto per visitare vari paesi.

foto Daido Moriyama da finestrino auto


Fotografando dal finestrino, il movimento e la velocità sono essenziali. Non puoi prevedere quello che entrerà a breve nella tua inquadratura, ma devi cercare di anticiparlo. Riuscire a prevedere quello che sta per accadere è importante.

La visione delle cose è differente mentre si viaggia in auto rispetto a quando ci si muove per strada. Quando cammini per le strade di Tokyo hai la possibilità di prendere delle decisioni su dove vuoi andare e cosa vuoi scattare. In autostrada no. Tutte le scene e le immagini arrivano a te una dopo l’altra, che tu lo voglia o no. Montagne, torrenti, persone, … devi accettare quello che arriva.

Io mi focalizzo su quello che vedo davanti a me. Quello che mi interessa è se una cosa è per me interessante o no.

Questo capitolo è anche quello in cui il fotografo giapponese si interroga sul senso della fotografia, su che cos’è la fotografia. È importante continuare a porsi domande, interrogarsi su quello che si sta facendo.

Daido Moriyama foto di strada bianco e nero


Dati del libro

Titolo: Daido Moriyama: How I Take Photographs
Autori: Daido Moriyama, Takeshi Nakamoto
Casa editrice: Laurence King Publishing
Data di pubblicazione: 8 luglio 2019
Lingua: inglese
Tipo di copertina: flessibile
Numero di pagine: 208
ISBN-10: 1786274248
ISBN-13: 978-1786274243

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Riccardo Perini, autore blog riccardoperini.itAutore: RICCARDO PERINI
Non sono un fotografo di professione ma sono un appassionato di fotografia. In questo blog propongo approfondimenti su fotografi, libri fotografici e in generale sulla fotografia, inclusi anche alcuni tutorial su macchine fotografiche e strumentazione.

Pubblicato il: 10 Settembre 2021
Categoria: Fotografi famosi, Libri fotografia
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