Chris Gatcum – La guida completa alla fotografia


libro manuale La guida completa alla fotografia Chris GatcumCome recita il sottotitolo, il libro vuole svelare tutti i segreti per scattare la foto più bella con qualsiasi strumento: macchina fotografica digitale o analogica, tablet e smartphone.

Un libro tecnico che affronta in modo semplice ma preciso tutti gli argomenti fondamentali della fotografia. Dopo aver spiegato i concetti di base della tecnica, offre anche consigli sulla composizione, la postproduzione e l’attrezzatura.

Un libro adatto sia per i principianti che si avvicinano al mondo della fotografia, che per chi vuole comprendere meglio tutte le componenti che incidono sulla buona riuscita di uno scatto.

Come al solito, riporto un riassunto con po’ di takeaways e appunti che ho preso durante la lettura del libro.

 

Takeaways dal libro

I file raw sono elaborati come immagini a 12 o 14 bit, mentre i jpeg sono a 8 bit.

Il diaframma della macchina fotografica è formato da una serie di lamelle che si trovano dentro l’obiettivo e che servono per variare le dimensioni dell’apertura. Il diaframma regola infatti quanta luce attraversa l’obiettivo.

A un numero di f/stop più alto corrisponde un’apertura più piccola del diaframma. Diaframma chiuso significa apertura più piccola e quindi meno luce che raggiunge il sensore.

A un numero di f/stop più piccolo corrisponde un’apertura più grande del diaframma. Diaframma più aperto significa una quantità di luce maggiore che raggiunge il sensore.

La velocità dell’otturatore o tempo di scatto indica il tempo che l’otturatore resta aperto per permettere alla luce di raggiungere il sensore della fotocamera. Più a lungo sensore rimane esposto alla luce, e più chiara sarà l’immagine prodotta.

Il termine ISO indica invece la sensibilità alla luce del sensore. Maggiore è il numero ISO, maggiore è la sensibilità alla luce (e quindi minore è la quantità di luce necessaria per l’esposizione).

Lo stop è l’unità di misura dell’esposizione, l’intervallo del valore di esposizione. Uno stop corrisponde al raddoppio o al dimezzamento della quantità di luce in un’esposizione che può essere ottenuto modificando l’apertura del diaframma, il tempo di scatto o gli ISO.

Esempio: se si cambia l’apertura del diaframma da f/8 a f/5.6, la si aumenta di 1 stop facendo entrare nella macchina il doppio della luce. Allo stesso modo se si aumenta il tempo di scatto da 1/250 a 1/125 di secondo si ottiene sempre un aumento di 1 stop (raddoppia la quantità di luce che raggiunge il sensore). E lo stesso vale se si aumentano gli ISO da 200 a 400 (aumento di 1 stop).  Le macchine fotografiche consentono di modificare l’esposizione anche di 1/2 di stop o 1/3 di stop.

Tabella esposizione diaframma, tempo di scatto, iso

Esposizione – stop interi (p.24 del libro La guida completa alla fotografia di Chris Gatcum)



La profondità di campo dipende da: diaframma usato (più ampia è l’apertura, esempio f1.8, e minore è la profondità di campo), lunghezza focale (maggiore è la lunghezza focale e minore sarà la profondità di campo), distanza del soggetto dalla macchina (più è vicino e minore è la profondità di campo).

spiegazione profondità di campo fotografia

Profondità di campo (p.30 del libro La guida completa alla fotografia di Chris Gatcum)



Per evitare il micromosso, la regola tradizionale prevede di impostare un tempo di scatto che sia almeno pari al reciproco della lunghezza focale utilizzata. Esempio con una focale da 100mm bisogna usare almeno un tempo di 1/100.

Per una misurazione più corretta dell’esposizione si può fare la misurazione spot su un apposito cartoncino grigio, posto nella stessa luce del soggetto che si vuole riprendere (es. davanti al viso della persona se si vuole fare un ritratto).

Per conservare le luci alti ed evitare bruciature si può esporre con misurazione spot sulla zona più luminosa dell’immagine e poi impostare una compensazione dell’illuminazione di meno 1/3 o 1/2 spot.

La gamma dinamica è l’intervallo tra i valori minimi e massimi di luminosità entro il quale il sensore della fotocamera riesce a registrare i dettagli di una scena. È espressa in stop. Quando la gamma dinamica di una scena è maggiore di quella della macchina fotografica, le ombre o le alte luci saranno tagliate. Per misurare la gamma tonale di una scena si può usare la modalità spot, con la macchina in manuale e un’apertura di f/8 o f11 a iso 100, quindi puntare la macchina verso la parte luminosa della scena e appuntarsi il tempo di scatto necessario per avere il valore dell’esposizione sullo 0. Puoi effettuare la stessa misurazione spot sulla parte più scura della scena e segnarsi ancora il tempo di scatto. A questo punto calcolare quanti stop ci sono tra la velocità dell’otturatore necessaria per esporre sulle luci alte e quella per esporre sulle ombre. Esempio se la misurazione sulle luci è 1/2000 di secondo e la lettura sulle ombre è 1/2 secondo, la gamma dinamica sarà di 11 stop.

Uno dei più grandi miti riguardanti gli obiettivi è che la lunghezza focale influisce sulla prospettiva. Che il grandangolo aumenta la distanza fra gli elementi nell’inquadratura, espandendo la prospettiva, mentre i teleobiettivi avvicinano gli elementi comprimendo la prospettiva. In realtà ciò che determina la prospettiva è la distanza del soggetto dalla macchina e nient’altro.

Il filtro polarizzatore ha un effetto unico, che non può essere riprodotto con un programma di fotoritocco.

Attenzione a usare filtri protettivi di bassa qualità per gli obiettivi perché c’è il rischio che si creino riflessi, e che si riducano contrasto e nitidezza.

Per stabilizzare la macchina fotografica quando si usano dei teleobiettivi si può usare un treppiede, un monopiede o un sacchetto di fagioli.

Un obiettivo mette a fuoco a una determinata distanza, noto come piano focale. In una scena, solo le parti che si trovano a una specifica distanza sono a fuoco, tutto il resto è parzialmente sfocato.

Anche la profondità di campo contribuisce a far apparire una parte della scena a fuoco, cioè l’area che sta davanti e dietro il piano focale in cui i soggetti hanno una nitidezza “accettabile”. Infatti nonostante tutto sembri a fuoco in un’immagine, solo gli elementi che si trovano esattamente sul piano focale sono realmente a fuoco.

La profondità di campo si estende per un terzo davanti e per due terzi dietro il punto di messa a fuoco. Quando si mette a fuoco all’infinito, la profondità di campo può estendersi solo verso la macchina fotografica. Questo potrebbe essere sufficiente per avere a fuoco gli elementi più lontani, ma le aree più vicine al punto di ripresa saranno evidentemente sfocate.

Mettendo a fuoco invece alla distanza iperfocale, la profondità di campo non si estenderà sono davanti al piano di messa a fuoco, ma anche oltre, fino all’infinito, avendo una porzione di scena a fuoco molto più ampio. Esistono delle apposite app per calcolare la distanza iperfocale e la profondità di campo.

Più un soggetto è vicino all’obiettivo, minore sarà la profondità di campo.

distanza iperfocale fotografia

Distanza iperfocale (p.222 del libro La guida completa alla fotografia di Chris Gatcum)



Masterclass

Sono presenti anche alcune “masterclass” dedicate ai diversi tipi di fotografia (es. paesaggio, ritratto, ecc.), con i consigli di alcuni esperti fotografi specializzati in quell’ambito. Un modo utile per capire quali sono i modi di lavorare e di approcciare ogni tipo di fotografia.

Ecco alcuni consigli tratti dalle masterclass:

Nei ritratti, è consigliabile mettere sempre a fuoco l’occhio più vicino alla macchina, perché è la prima cosa che la gente guarda in un ritratto.

Still life. Quasi tutte le foto sono scattate più o meno dallo stesso punto di vista, da un’altezza compresa tra 1,5 e 2 metri, cioè dall’altezza degli occhi, che è percepita come naturale normale. Per questo se si sposta la macchina un po’ più in alto in basso, le cose appariranno in modo diverso e il punto di ripresa sarà meno familiare. In questo modo è possibile catturare maggiormente l’attenzione dell’osservatore. Spostatevi e cambiate l’angolazione di ripresa per non fotografare solo all’altezza degli occhi.

Negli scatti di moda, l’illuminazione è tutto. Sovraesponete la carnagione di 1/3 o 1/2 stop per rendere la pelle del soggetto più brillante. Nei ritratti si può usare un punto di ripresa un po’ più alto, per dare maggiore importanza al soggetto, perché è più vicino alla macchina e tende a migliorare l’aspetto del mento. Mettete il soggetto di tre quarti. A volte basta ruotare leggermente le spalle del soggetto di lato per farlo sembrare più snello.

Nella fotografia sportiva, cercate di scattare sempre all’altezza degli occhi del soggetto, è una cosa semplice ma efficace.

Nella fotografia di interni, evitate di mostrare due angoli di una stanza, perché questo la farà sembrare più piccola. Ricordate che non esiste nulla di “quasi simmetrico”: o lo è, o non lo è. Linee, prospettive e angoli non devono essere sbagliati.

Nella street photography, se vedete una scena che potrebbe trasformarsi in una buona foto, cercate un punto di osservazione privilegiato e aspettate che tutti gli elementi si compongano. Vale sempre la pena aspettare. Se avete appena fotografato qualcuno e la persona tenta di chiedere spiegazioni, sorridete, ringraziate e andatevene.

Se volete fotografare animali selvatici, studiate e documentatevi sui soggetti che fotografate, questo vi consentirà di essere nel posto giusto al momento giusto.

Nella fotografia di architettura non servono attrezzature costose, è molto più importante imparare a vedere, capire la luce e usare la macchina che si ha nel modo migliore. Mantenete le cose semplici, spostatevi, cambiate l’angolazione di ripresa per non fotografare solo all’altezza degli occhi.

Nella fotografia astratta, isolate il soggetto dal contesto. Escludendo elementi estranei o di disturbo, si proietta il soggetto in una realtà diversa. E non smettete mai di sperimentare.

Nella fotografia documentaria, osate, avvicinate le persone. Male che vada vi diranno di no.

Per fotografare le scie di stelle (star trail) è meglio scegliere una notte serena, possibilmente con la luna nuova, e un luogo privo di inquinamento luminoso. Usando un cavalletto, impostare il fuoco manuale e mettere a fuoco all’infinito, impostare iso bassi (100 o 200) e aprire a massimo il diaframma (es. f/1.8 o f/2.8 o f/4 a seconda dell’obiettivo) e impostare la velocità di scatto su Bulb. La lunghezza delle scie dipende dalla durata dell’esposizione.


Dati del libro

Nome libro: La guida completa alla fotografia
Autore: Chris Gatcum
Traduttore: D. Vergnano
Tipo di copertina: flessibile
Numero di pagine: 399
Editore: Contrasto
Data di pubblicazione: 15 febbraio 2018
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8869657302
ISBN-13: 978-8869657306

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Riccardo Perini, autore blog riccardoperini.itAutore: RICCARDO PERINI
Non sono un fotografo di professione ma sono un appassionato di fotografia. In questo blog propongo approfondimenti su fotografi, libri fotografici e in generale sulla fotografia, inclusi anche alcuni tutorial su macchine fotografiche e strumentazione.

Pubblicato il: 15 Novembre 2019
Categoria: Libri fotografia
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