Consigli di Alex Liverani per la street photography


Alex Liverani street photography Fujifilm School ItaliaAlex Liverani è un fotografo freelance di Faenza (Ravenna) che si occupa di fotografia di matrimonio e street photography.

È ambassador di Fujifilm Italia, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il primo premio al Miami Street Photography Festival 2016, e ha preso parte alla terza edizione del talent Master of Photography andato in onda su Sky Arte nel 2018.

Io avevo partecipato a un suo workshop di street photography nel 2019, mi piace il suo uso del colore e della luce e il suo approccio alla street, quindi per me è stato un piacere riascoltarlo in una serie di incontri online dedicati alla fotografia di strada organizzati dalla Fujifilm School.

Gli appuntamenti sono stati quattro e si sono tenuti a marzo 2021:

  • Street photography e l’istante perfetto: La magia del momento decisivo, come individuare l’attimo perfetto degno di essere raccontato.
  • La progettualità nella fotografia di strada: Il tempismo e l’estemporaneità lasciano spazio alla costruzione, allo studio e all’ideazione. Come realizzare un progetto di street photography.
  • La street photography tra moda e wedding: Quando la fotografia di moda e di wedding incontrano la street photography. Come la fotografia di strada può influenzare e caratterizzare questi due generi fotografici.
  • Creazione e nascita di un libro di Street: Realizzare un sogno e pubblicare un libro di street photography. Dall’idea alla concretizzazione, la creazione di un libro di street photography.

Come sempre ho raccolto un po’ di appunti, che voglio condividere con voi sotto forma di takeaways, concetti chiave da portare a casa.


Che cos’è la street photography

Cos’è la street photography? Ecco la definizione di Alex Liverani:

La street photography è un’immagine della vita di ogni giorno che ci circonda, raccontata attraverso l’occhio del fotografo, in grado di documentare l’ordinario, catturando il momento decisivo, riuscendo a cogliere quello che gli altri spesso non riescono a vedere.

Spesso la street photography viene rapportata alla fotografia di reportage. In realtà sono generi che vertono su necessità ed esigenze differenti. Solo in alcuni casi possono convergere.

Il reportage implica che ci sia una storia da raccontare. Spesso la street photography è invece solo una “semplice” istantanea.

Volendo definire una formula:

Street photograhy = fotocamera + momento decisivo + precisione + tempismo

Due diverse attitudini alla street sono:

  • Attitudine documentaristica: vedo, congelo con lo scatto. Henri Cartier-Bresson cercava il momento decisivo, si limitava a fotografare quello che si presentava davanti ai suoi occhi.
  • Attitudine interpretativa: Robert Doisneau fotografava quello che voleva che la vita fosse, dava una sua chiave interpretativa all’immagine che si palesava davanti ai suoi occhi.

Come ci si muove in strada? Ci sono due approcci:

  1. essere invisibili
  2. andare a tu per tu con il soggetto

Alcuni accorgimenti per cercare di risultare invisibili sono:

  • utilizzare macchine fotografiche compatte e silenziose (otturatore elettronico)
  • non indossare abbigliamento di colori sgargianti
  • non mostrarsi insicuri
  • essere il turista tra la folla

È necessaria la presenza dell’uomo per definirla fotografia di strada? No, è possibile anche lavorare sulle giustapposizioni, sul mettere in relazione due elementi per attribuire un terzo significato.

Problemi di privacy: tanti decidono di non ritrarre sconosciuti in strada perché convinti che siano necessarie liberatorie. Invece per Alex se si fotografa in luogo pubblico e l’immagine non lede la dignità del soggetto fotografato, non sussistono problemi. Il problema può esistere solo se si condividono o pubblicano foto di minori o scatti in cui si lede la dignità della persona fotografata.


Progettualità nella street photography

Oltre a ragionare sulla singola immagine, è utile iniziare a pensare alla realizzazione di un progetto di fotografia di strada.

Come strutturare un progetto fotografico?

Si può sviluppare un progetto attraverso questi input:

  1. Concept: avere un’idea e cercare di svilupparla in maniera differente dagli altri. Un bell’esempio è il progetto Prigionieri della privacy di Umberto Verdoliva
  2. Serialità: cercare un elemento che può fare da trait-d’union tra le immagini della serie. Ad esempio il progetto delle pause caffè fotografate a Londra da Alex. Guardando il progetto nel suo insieme ogni situazione sembra legata alla precedente in modo coerente (stessa focale utilizzata, stessa distanza dall’edificio, soggetti sempre collocati nello stesso punto, stesse condizioni di luce, ecc.
  3. Coerenza estetica: vedi ad esempio le immagini metafisiche di Gabriele Croppi in cui l’artista fonde soggetti fotografati in studio con situazioni fotografate in strada
  4. Stile compositivo: anche lo stile può legare le immagini di un lavoro e renderlo organico. Vedi ad esempio il progetto Marcus del fotografo spagnolo Rodrigo Roher in cui fotografa le nuche dei passanti con una composizione formale molto precisa e uno stile che è sempre il medesimo.
  5. Aspetto cromatico: il collegamento tra le foto della serie può anche essere il colore
  6. Temporalità: vedi ad esempio il progetto 42nd and Vanderbilt di Peter Funch in cui il fotografo ha scattato tra le 8:30 e le 9:30 della mattina dal 2007 al 2016 sempre dallo stesso punto, l’angolo tra la 42a strada e Vanderbilt Avenue a New York. Progetto molto simile a quello di Auggie Wren nel film Smoke.
  7. Spazialità: anche uno spazio indagato con frequenza può diventare un modo di realizzare la propria serie. Vedi il progetto On the night bus di Nick Turpin, in cui ha fotografato i soggetti dentro gli autobus di sera a Londra attraverso il vetro appannato. Oppure Imbarcadero 360 di Matteo Sigolo che gioca con riflessi e ombre scattando sempre dagli imbarcaderi di Venezia.

La street photography tra moda e wedding

La street photography può influenzare e farsi influenzare anche da fotografia di moda e fotografia di matrimonio.

Quando la street incontra il fashion e la moda si parla di street style.

In alcuni casi è la moda a influenzare la street photography. Ne è un esempio Saul Leiter (1923-2013) che di mestiere era fotografo di moda. Ma con le foto di moda non è diventato famoso. Ha invece acquisito importanza quando negli anni ‘90 ha deciso di rendere pubblici gli scatti che aveva fatto come passatempo per strada. Il suo essere fotografo di moda lo ha influenzato nei suoi scatti di strada. È stato un innovatore perché ha introdotto il formato verticale quando la visione per strada era sempre stata quella orizzontale. Il formato verticale è chiamato formato anche “portrait” perché è adatto a ritrarre la figura umana.

Quando si parla di street style non si può non citare Bill Cunningham (1929-2016). Per 50 anni ha percorso le strade di New York con la sua bicicletta. Si è avvicinato alla fotografia perché incuriosito dalla moda. In strada era incuriosito dai look delle persone, era convinto che la moda dovesse essere rappresentata in strada e non decontestualizzata.

In altri casi è invece la fotografia di strada influenza il fashion. Ad esempio William Klein porta la sua visione all’interno delle campagne pubblicitarie. Sembrano foto di street, ma sono invece delle campagne pubblicitarie. Mantiene il suo sguardo e lo mette al servizio del web.

Anche Ferdinando Scianna con le campagne degli anni ‘80-‘90 per Dolce e Gabbana propone immagini di moda ma che sembrano di street. Sono foto costruite o parzialmente costruite, ma diventano un bellissimo connubio.

Quando la street incontra il wedding si parla di wedding reportage. Perché ogni fotografo di matrimonio dovrebbe conoscere la fotografia di strada e utilizzarla per prendere spunto? Alex Liverani, essendo anche un fotografo di matrimonio (vedi Lime for weddings), ha trovato vari punti in comune: in entrambi i generi si catturano dei momenti irripetibili, bisogna essere sempre pronti, c’è l’impossibilità di gestire completamente la scena e o soggetto, ci sono spesso cambiamenti repentini nell’illuminazionedella scena e c’è bisogno di pulizia fotografica.

Quando parliamo di situazioni in cui la street influenza le foto di matrimonio non si può non parlare di Ian Weldon, fotografo inglese che racconta i matrimoni in modo assurdo e grottesco, con lo stesso occhio con cui Martin Parr ci racconta la realtà.


Creazione e nascita di un libro di street

Quando si sente la necessità di andare oltre alla realizzazione di singole immagini e si vogliono concretizzare i propri progetti fotografici, si può produrre qualcosa di tangibile e sfogliabile.

Il libro deve essere un sogno, un’ambizione, un traguardo. Ma al libro bisogna avvicinarsi per gradi. Alex ha trovato comoda la FANZINE come tipologia di pubblicazione. Si tratta di un piccolo prodotto cartaceo che non richiede tante immagini (di solito la fanzine non va oltre le 48 pagine altrimenti il punto metallico non riesce a rilegare insieme le pagine), e che risulta molto più economico da produrre (è possibile stamparlo online a costi contenuti). Un inizio può essere quello di produrre un prodotto cartaceo rivolto a chi ci segue, ai nostri follower, chi si lega a ciò che noi produciamo. Sui social il seguirsi non si concretizza in nulla, mentre con la fanzine si ha l’occasione per stringere legami con persone che ci seguono e che apprezzano le nostre foto.

A proposito di pubblicazioni possiamo decidere o di autoprodurci (cosa consigliata da Alex per le fanzine) oppure individuare una casa editrice che possa credere nel nostro progetto. Alex ha provato entrambe le cose ed è dell’idea che tutti i lavori futuri saranno sempre autoprodotti perché così ha in toto la direzione e la regia, può decidere qualsiasi aspetto e non avere paletti o vincoli imposti da altri. Vuole che il prodotto lo rispecchi completamente.

Nel realizzare una fanzine o un libro è bene prestare attenzione al modo in cui vengono presentate le immagini, e in particolare a: immagine di apertura (immagine che ci introduce ma che non deve raccontarci tutto subito), immagine di chiusura e immagine con cui si decide di veicolare il lavoro sulla stampa o sui canali social. Questa immagine può essere un’immagine diversa dall’apertura e chiusura o dalla copertura, e può anche avere un formato differente (esempio quadrato per Instagram). Può essere ad esempio una foto che dica e non dica, che incuriosisca, che abbia colori sgargianti che possa catturare lo spettatore che sta scorrendo la sua timeline sui social.

Bisogna inoltre già avere in mente in fase di scatto se si vuole realizzare un libro / fanzine in formato verticale o orizzontale. E un’altra cosa importante è sapere se il tipo di pubblicazione scelta impone un numero massimo di pagine, e quindi di fotografie (esempio la fanzine di solito non supera le 48 pagine).

Un buon consiglio è quello di procedere per step. Porsi un obiettivo e poi procedere in modo graduale, un passo alla volta. Partire da prodotti semplici.


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Riccardo Perini, autore blog riccardoperini.itAutore: RICCARDO PERINI
Non sono un fotografo di professione ma sono un appassionato di fotografia. In questo blog propongo approfondimenti su fotografi, libri fotografici e in generale sulla fotografia, inclusi anche alcuni tutorial su macchine fotografiche e strumentazione.

Pubblicato il: 16 Maggio 2021
Categoria: A proposito di fotografia
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